Mentre intorno si faceva silenzio e il nostro Bosco diventava giallo poi rosso poi marrone, sempre più autunnale, abbiamo ripensato ai tanti anni della nostra avventura, ai tanti lavori che ogni giorno e ogni anno si sono ripetuti sui 120 ettari del parco e ci siamo detti che sarebbe stato bello raccontare “a capitoli” le nostre storie a chi avesse avuto curiosità e attenzione per conoscerle.
Sul nostro cammino abbiamo incontrato due amici con grande esperienza professionale nel campo del giornalismo televisivo, Daniela Trastulli e Luca Errera (https://videoappuntidiviaggio.com/about/) che hanno accolto la nostra proposta e si sono messi al lavoro con immensa passione per riprendere e far raccontare e raccontare a loro volta la storia avventurosa di Boscoincittà.
Ne sono nati molti prodotti che potete vedere sul sito di Boscoincittà CLICCANDO QUI
Si tratta di filmati più brevi monografici e poi un racconto più lungo che conoscerete fra qualche settimana: è la storia del Bosco dal 1973 raccontata da chi allora ebbe la prima idea, da chi disegnò il primo progetto, da chi accettò la scommessa inventandosi il “metodo” della forestazione urbana sviluppata con il consenso e il lavoro di tanti cittadini grandi e piccoli, volontari, e via fino ad oggi.
Sul sito di Boscoincittà troverete i seguenti filmati brevi:
La Cascina San Romano
Il Centro Forestazione Urbana
Il Bosco nella città
L’acqua del Bosco
Queste storie rimarranno nella Biblioteca del Bosco, ma anche e soprattutto negli annali milanesi narrando una vicenda che è intimamente legata al senso civico e anche contadino della nostra grande città.
E che testimonia come e quanto il volontariato in questa parte d’Italia si sia spesso affiancato all’azione pubblica in un continuo scambio di sostenibilità, fidandosi gli uni degli altri e insieme costruendo.
Ci siamo immaginati che questi film possano diventare fra decenni come i vecchi volumi rilegati in pelle di cronache locali che sono nelle nostre biblioteche e che fanno la storia della città.
Noi non pretendiamo tanto, ma certo non vogliamo che la memoria di tanta inventività, di tanta fatica e anche di un po’ di denaro qui investito si smarrisca nelle strade e nei fossi, magari sommersa da tante, troppe notizie ammassate un giorno dopo l’altro sui siti internet, sulle colonne dei giornali.
Intanto, in attesa del giudizio della Storia, vi invitiamo con allegria e complicità a entrare in queste storie sui vari aspetti del Bosco, una dopo l’altra e a godervele. Ci risentiremo presto!