Un momento speciale di arte e musica: ecco cosa ha scoperto chi si è trovato al Boscoincittà, lunedì 22 giugno, a passeggiare all’ora del tramonto verso la Cascina San Romano. Alcuni avevano ricevuto l’invito, altri sono passati per caso, correndo o camminando, e si sono fermati all’appuntamento con la Land Art.
Marco Nones, artista trentino di origini svizzere e vincitore di uno dei Premi Parco, concorso indetto dall’Associazione Arte in Cascina per Expo, ha presentato la sua opera dal titolo “Svuotato”.
Nones ha lavorato una settimana presso la falegnameria della Cascina San Romano intagliando un tronco d’albero del Bosco e creando un’opera unica, sul tema di Expo 2015: un grande baccello che riversa a terra i suoi frutti nutrendo il terreno.
La presentazione dell’opera si è svolta in un clima fresco e con gli interventi di Luisa Toeschi, presidente di Italia Nostra Milano Nord, Marcello Donini, presidente di Arte in Cascina, Flora Berizzi, storico dell’arte, Silvio Anderloni, direttore di Boscoincittà, Marco Nones e sua moglie Beatrice Villari, compagna di vita e di lavoro.
Il tutto sulle note del clarinetto di Dànila Musikhin, giovane e talentuoso (oltre che molto simpatico) musicista russo, che dalla cima di una grande quercia ha iniziato il suo “concerto nel bosco”, conclusosi sotto i portici della Cascina con un brindisi e una fresca pioggia estiva.
Marco Nones – “Svuotato” – 2015
“Hanno fame. Pance gonfie di vuoto. Bocche vuote gonfie di un sorriso. È un pianeta così. Da una parte pieno, dall’altra vuoto. Cosa impedisce al pieno di riempire il vuoto? Cosa impedisce il movimento più primitivo e naturale al mondo?”.
“Il dono è un gesto di vita. La natura ci mostra un movimento di rinascita continua, replicante. Si svuota per riempire; poi si svuota ancora. È cieca fiducia”.
“Vorrei che provassimo a sintonizzarci con il suono di un seme che si appoggia al suolo. È lieve come un sorriso che si apre. Ma sprigiona un’energia immensa”.
Fotografie di Matteo Deiana