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Il  documento pubblicato dalla sezione Milano Nord – Cintura Metropolitana il 29 marzo 2013 propone una variante di tracciato al percorso del tratto sud della Via d’Acqua EXPO.

tra bosco e cave

La  proposta non rimuove le obiezioni poste alla realizzazione della Via d’Acqua EXPO, espresse nella Lettera al Sindaco Pisapia il 6 dicembre 2012 e nei successivi documenti presentati dalla Associazione, obiezioni che riteniamo tuttora valide e significative. Lo spirito collaborativo che ha caratterizzato fin dalla redazione nel 2009 del book H2Ovest Milano e caratterizza la azione della nostra Associazione ci ha indotto ad elaborare una proposta con l’obiettivo di evitare i gravi danni che l’opera, così come è concepita, lascerebbe nei parchi dell’ovest cittadino alla conclusione della manifestazione dell’EXPO.
Si sono raccolte le indicazioni emerse dagli incontri con i responsabili EXPO – necessità di realizzare un singolo canale, necessità di separare le acque irrigue del nuovo canale dai coli dei fondi superiori – si è dimostrato nel documento cartografico che non esistono i problemi di quote più volte addotti per sostenere l’impossibilità di questo tracciato alternativo. Si è sostanzialmente lavorato per tradurre tecnicamente una proposta già ampiamente illustrata agli uffici di progettazione EXPO.

La variante di tracciato proposta individua una ipotesi che consente di attenuare l’impatto sul paesaggio dei parchi nella tratta che attraversa la Cintura verde ovest Milano, ponendosi in coerenza con il dichiarato obiettivo di valorizzare, con EXPO, il ruolo storico del governo delle acque nel territorio milanese.
Nel nuovo tracciato, il corso d’acqua riprende gli alvei dei fontanili storici, delle tombinature esistenti e, nel tratto intermedio del Parco delle Cave, utilizza una tratta di canale “canale perimetrale” realizzato nel Parco nel ’90 e mai impiegato.
Il corso d’acqua potrà assumere la forma tradizionale dei fontanili della campagna milanese: cavi irrigui fiancheggiati sui due lati da boschi lineari di ripa. Su buona parte del percorso individuato i boschi sono già presenti: lungo il fontanile Treterzi sono cedui in prevalenza robinia, lungo il “canale perimetrale” del Parco delle Cave il bosco presenta specie autoctone, lungo il fontanile Misericordia abbiamo un sottile popolamento di robinia. Tali boschi possono essere mantenuti ed al più integrati con specie pregiate del Querco Carpineto.
Nelle tratte nel parco di Trenno e parco Pertini il canale assume un tracciato obbligato, che nel Trenno è collocato al limite nord, con andamento est/ovest. Lungo queste tratte, che non coincidono con le direzioni del reticolo, la sezione potrebbe essere opportunamente contenuta nelle dimensioni, adottando, come tipologia del manufatto, la tombinatura o lo scatolato cls con griglia pedonabile, impiegato nel tratto di uscita dal Parco delle Cave.

Il nuovo tracciato, propone la via d’acqua in corpo unico secondo le esigenze sottolineate nel sopralluogo effettuato coi responsabili EXPO, non compromette la possibilità di ulteriori interventi di recupero e restauro dei tracciati del reticolo idrico del territorio attraversato, che potranno eventualmente essere decisi in futuro . L’ipotesi generata da motivazioni paesaggistiche consegue anche l’obiettivo di una maggiore sobrietà dell’intervento.

Si sono individuate opere accessorie per convogliamento di acque di colo dei fondi agricoli, per il ripristino di alvei preesistenti e per la soppressione di versamenti di acque irrigue in fognatura sulla via Novara. Si tratta di interventi modestissimi da realizzare, per lo più, col semplice scavo di canali in terra come tradizionale nella campagna milanese.

A fronte di un coretto assetto paesaggistico la variante consente una riduzione dei costi dell’opera: riduzione di ponti e parapetti che non sono più necessari in diverse tratte dei nuovi tracciati, minimi interventi per le piantagioni già presenti in buona parte del tracciato e per le sistemazioni spondali, recupero di canali esistenti e già atti allo scopo, minimizzazioni degli interventi di ripristino su aree a parco già realizzate attraversate dall’opera.

Le quote indicate in tav. 3 sono dedotte dai rilievi aerofotogrammetrici per le quote di campagna, da rilievi di campagna in archivio CFU per le quote dei fondi canale, dai progetti EXPO per il fondo canale del tracciato EXPO.

La Tav 1 indica il tracciato esistente e la variante proposta.
La Tav 2 indica sommariamente lo stato attuale delle diverse tratte del tracciato in variante.
La Tav 3 riporta le quote di campagna e di fondo canale nelle diverse tratte del tracciato in variante

Milano 29 marzo 2013

3 thoughts on “Via d’acqua/6: variante di tracciato

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